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Nico Taminto racconta i trascorsi di un'infanzia e di un'adolescenza difficile, che tuttavia hanno alimentato un fervente talento pittorico. Un racconto autobiografico carico di pathos, un monito per le generazioni di oggi, che vivono con leggerezza un'emancipazione duramente conquistata da chi li ha preceduti. Un libro per ragazzi di oggi e di ieri, una storia coinvolgente, una confessione: semplice, talvolta cruda, ma sincera. "... mio figlio Dalì aveva otto anni e per gioco lo minacciai: «Se non mangi ti mando in collegio». Mi rispose: «Quando sarai vecchio, ti manderò al Cristo Re». Mi si gelò il sangue nelle vene."
